Il Carnevale di Acireale

Condividi
  • Carnevale
  • Catania

20/02/2020 - 25/02/2020

Definito “il più bello di Sicilia”, il Carnevale che si svolge nella splendida città barocca di Acireale, in provincia di Catania, ogni anno richiama decine di migliaia di visitatori provenienti dall'Italia e dall'estero.

Inserito dal 1948 nel novero delle più rinomate manifestazioni a livello internazionale, ha origini molto antiche: le prime testimonianze risalgono al 1594 e descrivono una manifestazione popolare molto partecipata. Le fonti ci tramandano, inoltre, che nel Seicento fece la sua prima apparizione la maschera siciliana per antonomasia, quella di “Peppe Nappa”, un servo tontolone vestito d’azzurro, e che il divertimento era garantito anche grazie all'organizzazione di vere e proprie battaglie con il lancio di agrumi (ben presto vietato a causa dei danni causati a persone e cose).

Tra Settecento ed Ottocento si diffusero altre maschere: l’“abbatazzo”, poeta popolare che ironizzava sulla classe clericale improvvisando rime spassose per le strade e nelle piazze; “lu baruni” (il barone) che prendeva in giro la nobiltà; i “manti”, figure di maggiore successo nella tradizione del carnevale acese, coperti da grossi mantelli di seta nera con molti fronzoli. Paragonati ai “bautta” veneziani, “i manti” sono stati in seguito sostituiti dal “domino”, una maschera completamente nera che celava l’identità di chi l’indossava, ma con vesti meno ricche.

Nel corso dei secoli, l’organizzazione del Carnevale di Acireale è diventata sempre più accurata: nell'Ottocento vennero introdotte la “cassariata”, sfilata di carrozze nobiliari trainate da cavalli, da cui venivano lanciati confetti multicolori, e spiritosi giochi popolari, come l’albero della cuccagna, il tiro alla fune e la corsa con i sacchi. A partire dal 1880, apparvero le maschere ed i carri allegorici in cartapesta trainati dai buoi, contornati da personaggi e gruppi satirici in movimento, realizzati dagli abili artigiani locali, che già utilizzavano la tecnica della cartapesta per varie decorazioni; negli anni Trenta del Novecento, invece, entrarono in scena le macchine infiorate, le prime automobili addobbate che richiamavano il ruolo ricoperto dalle carrozze durante l’Ottocento.

E così, le suggestive vie e piazze del centro storico di Acireale, sono divenute la cornice ideale di questo tradizionale evento di grande attrazione turistica e dalle atmosfere divertenti, sia nel mese di febbraio che la prima settimana di agosto, quando si svolge la sua versione estiva.

Organizzati dal 2011 dalla Fondazione Carnevale Acireale, i festeggiamenti in onore del re Burlone nella cittadina acese raggiungono il loro clou con le sfilate degli imponenti carri allegorico-grotteschi, realizzati con straordinario estro creativo dagli artigiani della cartapesta locali, campioni della satira e maestri nell'unire le moderne tecnologie alla tradizione secolare. Accanto ai carri allegorici, che possono raggiungere i quindici metri di altezza ed i venti di lunghezza, sfilano anche i particolarissimi carri infiorati, con soggetti interamente costituiti da decine di migliaia di fiori veri, animati dagli stessi meccanismi dei carri allegorici ed illuminati da migliaia di lampadine durante le sfilate notturne.

Il Carnevale si conclude con la premiazione dei carri più belli.

Dal 2015, l’ultimo weekend di aprile, si svolge anche la “Festa dei Fiori” che valorizza in modo particolare la sfilata dei carri infiorati, con l’obiettivo di ampliare l’offerta turistica della Città nel periodo primaverile.